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Abano Terme, Montegrotto Terme e dintorni.

Abano Terme, Montegrotto Terme e dintorni.

Abano Terme, Montegrotto Terme e dintorni.

Quando si parla di Abano e Montegrotto si tende sempre e soltanto a pensare alle cure termali. In realtà, in pochi sanno che queste località possono essere un ottimo punto di partenza per delle escursioni davvero interessanti.

Se avete programmato una vacanza di una settimana, ad esempio, potete ritagliarvi qualche pomeriggio e il weekend per godervi delle vere perle situate ad appena pochi chilometri da queste due belle cittadine. 

 

Quando andare: tutto l’anno

Hotel consigliati: Hotel Première 5*, Abano Terme  

Hotel President  5*, Abano Terme

Hotel Antoniano Terme 4*, Montegrotto Terme

 

Itinerario n.1 — Mezza giornata a Padova

La prima meta del nostro itinerario non può che essere Padova. Situata a soli 13 km di distanza da Abano, la città di S. Antonio è sede della seconda università più antica d’Italia, dove anche l’astronomo Galileo ha insegnato per quasi un ventennio. Cuore della signoria dei Carraresi e importante centro strategico durante i conflitti mondiali, Padova rivela oggi mille sfaccettature e segreti tesori di inestimabile valore.

Il mio itinerario alla scoperta delle sue bellezze non è molto lungo, in termini di chilometri, ma c’è così tanto da vedere che rientrerò in hotel per cena.

La partenza è fissata da Piazza Duomo, con la sua antica Cattedrale di Santa Maria Assunta e il portentoso Battistero di San Giovanni Battista. Da qui, procedo poi in direzione di Piazza Capitaniato, popolare ritrovo universitario, e passo proprio sotto la Torre dell’Orologio. Uno tra i molteplici vanti cittadini, la Torre l’orologio ha un quadrante del diametro di più di 5 metri che non si limita solamente a indicare le ore, ma offre anche un’accurata rappresentazione della teoria tolemaica secondo la quale la Terra costituiva il centro dell’universo.

Lasciatami la Torre alle spalle, mi ritrovo nel salotto della città, Piazza dei Signori, dove in passato sorgeva la reggia della dinastia Carrarese. Da qui posso raggiungere in pochi minuti un’altra importante piazza, Piazza della Frutta, luogo del mercato in epoca medievale. Su di essa si affaccia l’imponente Palazzo della Ragione, antica sede dei tribunali cittadini e luogo d’unione tra i mercati di Piazza della Frutta e Piazza delle Erbe. 

Prima di arrivare in Piazza delle Erbe ed accedere al Palazzo della Ragione, mi concedo una rapida deviazione verso il Caffè Pedrocchi, punto di riferimento della vita mondana padovana e saldo testimone dell’evoluzione storica e intellettuale della città. 

Sin dalla propria fondazione nel 1831, infatti, il Caffè Pedrocchi si è sempre distinto per un forte spirito di egualitarismo illuminista, diventando un punto di riferimento aperto a tutti, dai semplici studenti universitari all’alta borghesia cittadina.

Dopo una veloce merenda nelle sue sontuose sale, mi incammino verso Piazza delle Erbe e costeggio Palazzo del Bo, l’antichissima sede dell’Università degli Studi di Padova. Vado un po’ di fretta, ma mi sarebbe piaciuto tanto visitarne gli interni e vedere l’antica Cattedra di Galileo!

Piazza delle Erbe mi accoglie con le sue colorate bancarelle e i tanti piccoli locali nascosti sotto i portici mentre raggiungo il Palazzo della Ragione. La sua visita è un must: non posso evitare di rimanere affascinata dall’immenso salone di 81×27 metri completamente affrescato, e coperto dal soffitto ligneo che ricorda la chiglia di una nave.

Uscita dal Palazzo della Ragione mi avvio al termine della mia passeggiata nel centro di Padova, ma come ultima tappa voglio visitare il quartiere del vecchio ghetto ebraico. Qui, proprio come nel ghetto di Venezia, le case si sviluppano verticalmente affacciandosi su strette stradine che ospitano oggi antiquari, negozi e ristoranti. Seguo il loro corso e, in appena una decina di minuti, sono di ritorno a Piazza Duomo. Da qui, lasciandomi alle spalle l’austera facciata della Cattedrale, rientro ad Abano giusta in tempo per la cena.

 

Itinerario n.2 — Mezza giornata tra i Colli Euganei

Altra giornata, altra escursione! Oggi, però, ho deciso di dirigermi verso sud-ovest per andare alla scoperta degli incantevoli Colli Euganei. 

 

La primissima tappa del mio viaggio è Torreglia, a soli 15 minuti da Abano. Voglio visitare la Villa dei Vescovi, splendido esempio di villa pre-palladiana costruita agli inizi del ‘500 e bene FAI dal 2005. Una struttura classica inserita armoniosamente nel paesaggio circostante, la Villa è nata per ospitare un circolo intellettuale raccolto attorno al valore del paesaggio come stimolo per elevare lo spirito.

Terminata la visita alla Villa mi rimetto in moto verso Arquà Petrarca e, nei 20 minuti di viaggio che separano le due destinazioni, mi godo la bellezza di dolci pendii e distese di viti tra cui spuntano innumerevoli piccoli borghi di epoca medievale. Arquà Petrarca è uno di questi, un piccolo tesoro incastonato tra i Colli che prende il nome dal poeta che vi trascorse gli ultimi anni della propria vita. Francesco Petrarca, infatti, vi risiedette tra il 1369 e il 1374 in una pittoresca casa che ospita oggi un museo a lui dedicato, e in cui sono conservati cimeli originali e opere autografe. 

Prima di rientrare mi concedo una tranquilla passeggiata tra le antiche stradine del borgo, quindi recupero l’auto e rientro ad Abano Terme in circa 30 minuti.

 

Itinerario n.3 — Mezza giornata in bicicletta

Per oggi ho deciso di lasciare l’auto in hotel e di mettermi ai pedali. La provincia di Padova è ricca di itinerari all’aria aperta, percorribili in bici, a piedi, o persino a cavallo, e vista la bella giornata sarebbe un peccato non approfittarne!

Scelgo un percorso di livello medio, un itinerario di 37 km totali che parte dalla stazione di Abano Terme e si sviluppa ad anello nel territorio a nord ovest della città. Il tempo di percorrenza indicato è di circa 2 ore, ma penso che mi prenderò tutto il pomeriggio; così potrò tranquillamente fermarmi ad ammirare il paesaggio e a riposarmi un pochino lungo la strada.

Il percorso è per lo più pianeggiante, e per la prima parte si snoda nella campagna seguendo la riva del fiume Bacchiglione fino a raggiungere il castello di San Martino della Vaneza. 

Il castello, un massiccio edificio d’epoca medievale, ha rappresentato un punto di riferimento commerciale e militare per il territorio sin dall’anno Mille.

Puntando poi verso sud-ovest pedalo fino a Rovolon, dove mi addentro nella parte alta dei Colli Euganei; quindi mi spingo più a sud fino all’Abbazia di Praglia. L’Abbazia, uno splendido esempio di monastero benedettino, ospita anche un piccolo negozio in cui è possibile fermarsi a fare qualche acquisto dopo la visita guidata alle sue stanze.
Il ritorno ad Abano richiede appena una ventina di minuti; rientro in hotel giusta in tempo per concedermi un po’ di meritato relax.

 

Itinerario n.4 — Una giornata a Bassano del Grappa

L’escursione di oggi mi terrà impegnata tutta la giornata: assicurata la bici alla rastrelliera, infatti, prendo il mio fidato zainetto e mi dirigo fuori città alla volta di Bassano del Grappa.

La mia destinazione dista un’oretta da Abano e dopo 40 minuti di viaggio decido di fare una rapida sosta a Cittadella, l’unica città murata d’Europa ad avere un camminamento di ronda risalente all’epoca medievale completamente percorribile. Non posso perdermi quest’occasione di passeggiare nella storia, sopra le mura e nel grazioso centro storico cittadino!

Terminata la mia visita a Cittadella riprendo il viaggio verso Bassano. La meta dista appena 20 minuti, e in breve eccomi infatti arrivare nella città del Ponte. 

Originariamente risalente al 1200, il Ponte di Bassano è stato più volte ricostruito nei secoli a seguito di calamità naturali e delle due guerre. 

Noto anche come Ponte Vecchio o Ponte palladiano, è conosciuto ai più come Ponte degli Alpini. Furono proprio loro, infatti, a ricostruirlo completamente secondo il progetto originale del Palladio alla fine della seconda guerra mondiale. 

Accanto al Ponte si trova l’interessante Museo degli Alpini, che racconta e i momenti salienti del primo conflitto mondiale nella zona del monte Grappa.

A 200 metri dal Ponte, poi, sempre affacciato sul fiume Brenta si trova un altro museo degno di nota, Palazzo Sturm. Dimora patrizia del XVIII secolo, Palazzo Sturm ospita oggi il Museo della ceramica, attività artigianale tipica della città fin dall’antichità, e della stampa. 

Un altro prodotto caratteristico di Bassano è neanche a dirlo! la grappa! E dal momento che mi trovo qui, come potrei sottrarmi all’assaggio di una grappa locale presso la Grapperia Nardini? Dal 1779, infatti, la Grapperia Nardini occupa un posto privilegiato sul ponte degli Alpini. 

Dopo la tappa da Nardini, concludo la mia visita in città con una rilassante passeggiata nel centro storico e cammino sotto i portici di Piazza della Libertà, passando poi per Piazza Garibaldi dove sorge la Torre Civica e il Museo Civico e fino al Castello degli Ezzelini. Imponente struttura medievale risalente al XII-XIII secolo, il Castello ospita al suo interno un’ampia spianata in passato sede dei principali commerci cittadini.

Da qui riprendo la mia strada verso l’hotel. Recuperata l’auto mi appresto a percorrere i circa 80 chilometri che mi separano da Abano.

 

Itinerario n. 5 — Una giornata a Venezia

Dal momento che mi trovo nella splendida Land of Venice, come recita il marchio turistico regionale, non concedermi una visita a Venezia sarebbe davvero un peccato! Parto presto per non perdere neanche un minuto e sfreccio in direzione Venezia verso il parcheggio di Piazza Roma; forse è un po’ caro, ma è in assoluto il più grande e comodo per chi arriva in auto come me.

Con una sola giornata a disposizione non posso permettermi di perdermi tra i romantici calli della città, quindi vado decisa al vaporetto per il Canal Grande, e mi godo il riflesso degli splendidi palazzi sull’acqua mentre raggiungo Piazza San Marco, ma qui decido di non scendere subito e proseguo invece fino a San Zaccaria. In questo modo posso ammirare la Piazza in tutto il suo splendore e, una volta scesa, ripercorro a ritroso Riva degli Schiavoni per una rapida foto al Ponte dei Sospiri. Tornata alla Piazza, mi fermo ad ammirare la meravigliosa facciata di Palazzo Ducale; Palazzo Ducale e la Basilica di San Marco meritano senza dubbio una visita, ma decido di non salire sul Campanile perché ho ricevuto una dritta per godermi il panorama gratuitamente da un altro luogo meno conosciuto.

Da Piazza San Marco passo quindi sotto la Torre dell’Orologio e punto verso nord. In circa dieci minuti passando per calli, salizade e ponti raggiungo la Libreria Acqua Alta, uno dei luoghi più suggestivi e particolari della città. Qui mi perdo un tra la moltitudine di libri ammassati tra gondole sì, avete letto bene e scaffali, quindi riprendo il cammino per arrivare al Fondaco dei Tedeschi. 

Originariamente, il Fondaco era un magazzino mercantile; oggi invece le sue affascinanti sale sono state riconvertite in un centro commerciale molto chic. Ma non è per lo shopping che mi trovo qui: voglio raggiungere la terrazza panoramica da cui è possibile godere della vista del Canal Grande in tutto il suo splendore e di un ampio scorcio della città. La salita è gratuita, ma meglio prenotarla. Il Fondaco è un’attrazione molto popolare tra i turisti internazionali!

Uscita dal Fondaco con due deliziose maschere artigianali veneziane (alla fine non ho saputo rinunciare a qualche compera veloce), rieccomi in strada proprio davanti al Ponte di Rialto. Lo attraverso e passo dal sestiere di San Marco a quello di San Polo. Passeggiando in questa zona, senza allontanarmi mai troppo dal Canal Grande, vedo i mercati di Rialto, il Ponte delle Tette, antica zona a luci rosse della città, il Campo San Polo e il Campo dei Frari con la bellissima Basilica.

Per riattraversare il Canal Grande approfitto del servizio traghetto all’attracco San Tomà, dove una gondola mi

 trasporta da un lato all’altro del Canale per soli pochi spicci. Ecco, ora anche io posso raccontare di essere salita su

 una vera gondola veneziana! Ritornata nel sestiere di San Marco, quindi, mi dirigo verso il Teatro la Fenice, la cui composta facciata neoclassica non lascia quasi intuire la preziosità dei suoi interni.

Un po’ stanca dopo la lunga camminata, direi che è il momento perfetto per un aperitivo in uno dei caratteristici bacari che popolano le calli. Saluto un’ultima volta Piazza San Marco, e risalendo sul vaporetto mi faccio accompagnare a piazzale Roma per tornare ad Abano.